SCHEDA INTERVENTO

Art is everything in between


“[…] every object, every technological process, every social type, is conceived as invested with a double value: positive and negative, as an object and its shadow, or a perception, its image a posteriori.” (Krauss, Rosalind)

Da tempo, la tecnologia non rappresenta più soltanto un mero strumento, ma un agente attivo nel processo creativo. L'artista, infatti, sceglie consapevolmente di utilizzare la tecnologia elevandola, al fine di far emergere le sue premesse, contraddizioni e lati oscuri. E’ materia invisibile, necessaria alla composizione, come metafora di uno sfondo che si fa soggetto. Per comprendere l'impatto che gli algoritmi e l'arte hanno sul mondo, è fondamentale adottare una lettura diffrattiva degli stessi. Tale metodo critica la prospettiva distanziata dei paradigmi critici, che spesso riducono gli oggetti d'analisi ad entità sottomesse, e li rilancia come elementi attivi e necessari alla co-creazione del mondo. In questo modo, gli algoritmi non sono più considerati semplici blocchi costruttivi consolidati, ma diventano entità performative le cui conseguenze non possono essere ridotte a modelli. In conclusione, la lettura diffrattiva rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere l'interazione tra arte e tecnologia, e per analizzare come queste due entità influenzino il mondo in cui viviamo.

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